Nel mese in cui tutti parlano di “The floating piers”, l’opera di Christo che valorizzera il Lago d’Iseo tra il 18 giugno e il 3 luglio 2016 con i suoi 70 mila metri quadrati di tessuto, Maco Technology sta installando il progetto più grande intrapreso fino ad ora: si tratta di quasi 9000 mq di tessuto in poliestere/PVC impiegato per una copertura galleggiante di un bacino di stoccaggio, già ribattezzata “The floting weel” . La copertura completerà uno degli impianti di smaltimento rifiuti più avanzato in italia e contribuirà all’efficienza energetica del sistema, nonchè alla salvaguardia dell’ambiente bloccando e recuperando da un lato biogas e, dall’altro, evitando l’inquinamento di migliaia di metri cubi di acqua all’anno.
Il progetto si compone di 16 tubolari gonfiabili di cui 8 a formare un toro e 8 una raggera.per un totale di circa 3500 metri quadri impiegati. Questi tubolari realizzano uno scheletro flottante all’interno di una vasca di stoccaggio dalle dimensioni impressionanti: 64 metri di diametro e 18.5m in altezza, tutta in acciaio saldata in opera. Sopra di essi sarà steso un telo di circa 5500 metri quadri dal peso di oltre 6 tonnellate.
Nell’articolo trovate alcune immagini della posa dei primi 12 tubolari dalle dimensioni variabili tra i 22 e i 28 metri in lunghezza e 2 e 2.6 metri di diametro. E’ probabile che le immagini non riescano a comunicarve la grandezza dell’opera: a presto le foto aeree con l’elicottero, in perfetto stile Christo.
A proposito, in bocca al lupo a lui per “the floating piers” … ma anche a Maco!