Serve un’autorizzazione per montare una tensostruttura nel mio giardino? E per una tensostruttura temporanea? E se montassi solo un telo? Nel periodo primaverile siamo spesso contattati per rispondere a questo tipo di domande e qui cerchiamo di venirvi incontro rispondendo nel modo più dettagliato possibile.
Innanzitutto va detto che, purtroppo, non esiste una risposta univoca che valga per tutt’Italia, anzi, direttive opposte possono convivere a pochi chilomentri di distanza in quanto il regolamento che disciplina questa materia è a livello comunale.
Una prima distinzione riguarda la superficie coperta e il volume generato da questo tipo di soluzioni: solitamente, un pergolato o gazebo privo di chiusure laterali e con copertura retrattile in telo, e non rientra nel calcolo della superficie utile o accessoria e, quindi, la sua installazione non è soggetta al pagamento degli oneri di urbanizzazione.
Al contrario una struttura provvista di telo fisso (cioè stabilmente legato o ancorato alla struttura portante) e impermeabile, ad esempio spalmato in PVC, è spesso classificata come tettoia e quindi può rientrare nel calcolo della superficie accessoria. Inoltre, a volte, le chiusure laterali in telo o film trasparente sono assimilate a veri e propri tamponamenti e perciò costituiscono un involucro edilizio a tutti gli effetti, dotato di volume e superficie (e quindi soggetto al pagamento del costo di costruzione e degli oneri di urbanizzazione). Sono emblematici i casi di occupazione del plateatico per esercizi commerciali (bar ristoranti): in questo caso i regolamento sono solitamente molto chiari.
A livello privato, invece, non sempre si trovano risposte certe. La nostra esperienza ci fa azzardare che a livello strutturale e tecnologico, una grossa differenza può essere fatta dalla presenza o meno di fondazioni in calcestruzzo: nel caso di tensostrutture fissate tramite picchetti e ancore, oppure tensionate tra muri e pilastri esistenti, la loro installazione può superare più agevolmente i vincoli sopracitati grazie al loro basso impatto ambientale e totale reversibilità e smontabilità. Al contrario, gazebi in cui la parte di struttura metallica è predominante dal punto di vista architettonico e che necessitano di plinti e opere edili, difficilmente possono essere considerate strutture temporanee (o stagionali) e per questa ragione potrebbero essere soggetti ad autorizzazioni e al pagamento di oneri.
Consigliamo, prima di intraprendere l’acquisto di una qualunque tipologia di struttura per l’esterno, di informarvi presso l’ufficio tecnico del comune di competenza. Siamo a disposizione per assistere voi o i vostri consulenti ed fugare ogni dubbo e aiutarvi a selezionare il prodotto più adatto al vostro caso.