Le coperture in ETFE sono strutture di grande fascino sia dal punto di vista architettonico che ingegneristico. Sempre più spesso Maco Technology è contattata da ingegneri, architetti e designer per sapere come funziona la tecnologia a cuscini in ETFE, come è possibile progettare un tetto con questa tecnologia ma anche come si monta un tetto a cuscini in ETFE. E’ questo l’argomento che tratteremo in questo articolo.
La precisione della sottostruttura
Per montare una copertura in ETFE è necessario partire dalla sottostruttura. La stottostruttura per una copertura in ETFE deve essere progettata e costruita con assoluta precisione in quanto ogni errore nella sottostruttura si trasferirà all’involucro in ETFE stesso. Solitamente la sottostruttura è progettata dal progettista dell’edificio su indicazione di carico fornite dal produttore dell’involucro in ETFE. E’ compito di Maco Technology fornire ai progettisti i dati necessari al calcolo e alla verifica della sottostruttura quali i carichi trasferiti dall’ETFE sulla sottostruttura in termini di pretensione e sotto le combinazioni di carico previste: vento e neve. Questi dati servono al progettista per dimensionare correttamente un la sottostruttura. E’ qui doveroso aprire una parentesi: per ottimizzare il progetto e ottenere un risultato efficiente, in grado di ridurre i pesi e le dimensioni degli elementi è necessario modellare contemporaneamente la sottostruttura con la membrana. Solo capendo come i due sistemi collaborano e trasferiscono le forze tra di loro, si riuscirà ad ottimizzare la sottostruttura. In caso di progettazione in parallelo, invece, i risultati saranno molto conservativi, (non includendo le deformate della sottostruttura) con conseguente sovradimensionamento della carpenteria. Consigliamo quindi i nostri clienti di investire di più nella progettazione al fine di ottenere un prodotto finale più leggero, più efficiente, il più delle volte anche più economico.
La sottostruttura deve essere predisposta in modo da permettere il fissaggio rapido e preciso dei profili in alluminio che andranno a formare i perimetri dei cuscini in ETFE. Il sistema di collegamento tra profili in alluminio e sottostruttura è solitamente composto da staffe a T o a U preforate che permettono un montaggio a secco preciso.
La sigillatura dei profili di bordo
I profili di bordo sono descritti in questo articolo nel paragrafo dedicato.
Il montaggio dei profili è la parte più delicata in quanto da essa dipende la tenuta all’acqua di tutta la copertura. Gli snodi che, a seconda della geometria, possono risultare anche molto complessi e diversi tra loro, devono essere accuratamente sigillati. La possibilità o meno di garantire la totale tenuta all’acqua deve essere verficata in fase di progetto tenendo conto delle tolleranze di produzione e di montaggio.
La posa dell’ETFE
L’ETFE è un materiale molto particolare. E’ necessario maneggiarlo con cura al fine di non graffiarlo o tagliarlo ma se afferrato e tensionato nel modo corretto dimostra una grande reistenza. E’ necessario quindi essere equipaggiati di appositi sistemi di tensionamento che permettano di protare il film in posizione con la corretta pretensione. Gli angoli gli spigoli più stretti saranno le parti più difficili del montaggio e quelle che porteranno via la gran parte del tempo. Le geometrie che non hanno angoli inferiori ai 30° sono di gran lunga preferibili in termini di velocità di assemblaggio.
Il gonfiaggio
Il primo gonfiaggio è sempre emozionante. Il gonfiaggio deve avvenire a bassa velocità assicurandosi che la macchia soffiante sia collegata correttamente al sensore di pressione. Si cerca sempre di predisporre la canalizzaizone dell’aria prima di installare i cuscini in ETFE al fine di gonfiare man mano ogni cuscino installato, evitando così l’accumulo eccessivo di acqua in caso di pioggia.